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Problemi sessuali


disturbi del desiderio sessuale

Disturbi del desiderio sessuale


Il disturbo del desiderio sessuale è tra le condizioni più frequenti riscontrate nella consultazione clinica relativamente a quest’ambito. 

La persona riferisce come causa di malessere l’insufficienza o anche la totale assenza di fantasie sessuali o del desiderio di attività sessuale. 

Si manifesta con una scarsa motivazione a ricercare stimoli e con il disinteresse a cominciare un incontro sessuale o con una riluttanza nell’averlo. 

Una diminuzione del desiderio può essere una conseguenza  indiretta del disagio emotivo collegato ad altra diffcioltà dell’area sessuale, quale un disturbo dell’eccitazione (es. eiaculazione precoce ) o del disturbo dell’orgasmo.

La diagnosi deve comprendere  le caratteristiche proprie dell’individuo, le condizioni di vita, eventuali problemi fisici, contesto culturale, ma soprattutto la relazione di coppia. Da considerare che uno stato di tipo depressivo si può associare ad una significativa diminizione del desiderio sessuale.   


Eiaculazione precoce

Eiaculazione precoce


L’ eiaculazione precoce è definibile come la difficoltà o totale incapacità di un uomo di mantenere un controllo volontario sulla sua eiaculazione.

Talvolta questa incapacità può essere primaria e manifestarsi fin dall’esordio delle attività sessuale, tal’altra può essere secondaria e subentrare dopo un periodo di normale e soddisfacente attività sessuale. 

Il disturbo inoltre può essere generalizzato o a situazione, a seconda se si presenti sempre nell’attività sessuale o se sia invece presente solo in determinati contesti o con determinati partner.

In generale i disturbi sessuali riguardano una sfera difficilmente diagnosticabile, soprattutto nell'uomo e non perchè siano meno frequenti di quelli femminili ma perchè è meno frequente che un uomo si rivolga direttamente allo Psicologo per effettuare un trattamento. Luoghi comuni e informazioni inesatte diffuse sulla sessualità maschile possono interferire con la scelta di richiedere un intervento psicologico; nell’immaginario maschile la sesssualità è strettamente connessa all’idea di una” prestazione” che rafforzi il proprio IO e la propria identità, un’identità che si fa fragile di fronte alla verifica di una insoddisfacente attività sessuale. 


I pazienti con eiaculazione precoce frequentemente riferiscono  di trovarsi in una situazione di estrema ansia nell’incontro sessuale e di vivere il rapporto sessuale con una partner come un “campo di battaglia” nel quale sia necessario dimostrare la loro capacità di "essere uomini".  A questo punto eccitazione sessuale e ansia si mescolano ma è qurest’ultima a prendere il sopravvento costringendo l'uomo ad una serie di "tecniche" per ritardare l'eiaculazione e riprendere il controllo


Uno dei nodi fondamentali della E.P. è legato non solo alla capacità della persona di essere consapevole di Sè, ma anche ad una relazione spesso disturbata ed ambivalente con l'altro sesso. Con la E.P. l'uomo spesso esprime un senso di colpa, una paura, una forte rabbia verso le donne in generale, tensioni che alimentano una sorta di “volontà inconscia” a non concedersi, ad evitare l’intimità profonda di una relazione sessuale con l’altro. Molte tecniche di rilassamento o comportamentali possono portare sollievo nella tensione che si accumula nell’attività sessuale del paziente  ma nessuna di esse può essere efficace a lungo senza essere accompagnata da un trattamento psicologico che vada a sciogliere i nodi più profondi che sono all'origine del blocco .


impotenza disfunzione erettile

Impotenza: disfunzione erettile


L’impotenza o la disfunzione erettile è l’incapacità di avere o mantenere un’erezione adeguata per portare a termine un rapporto sessuale.

La disfunzione erettile di natura psicologica non è una condizione permanente paragonabile ad una malattia o ad un'invalidità; persone che non riescono ad avere la minima reazione erettiva con un(a) partner, possono tranquillamente averne di normalissime con altre/i; a conferma, la disfunzione erettile di natura psicologica non sussiste in genere nell'autoerotismo 

Qualora la causa sia di tipo psicologico, siano cioè state escluse cause di origine organica, la difficoltà dell’erezione  è spesso associata ad ansia sessuale, ossia timori di fallimento durante la prestazione sessuale, a complicazioni di uno stato depressivo o a disturbi del desiderio all’interno della coppia.

Nell’ansia sessuale il soggetto si trasforma in uno spietato osservatore e giudice di se stesso e delle sue prestazioni. La difficoltà di ascoltare le proprie sensazioni fisiche di piacere e quelle relazionali di coinvolgimento riducono la possibilità di raggiungere e mantenere l’erezione, determinando un aumento ulteriore dell’ansia nei tentativi successivi. L’ansia di prestazione può essere scatenata da insicurezza personale, soprattutto nei giovani, ma anche da condizioni di stress cronici e prolungati nei quali aspettative alte su se stessi ed i propri livelli di funzionamento minacciano di produrre un effetto contrario di “crollo”.

Anche la depressione è una condizione che si può associare a disfunzione erettile, associandosi  ad una mancanza di piacere in tutti gli ambiti della vita. Lo stato depressivo si associa di per sé ad una riduzione dell’autostima e anche del desiderio sessuale, creando una diminuzione dell’iniziativa ad avere rapporti sessuali. L’intersezione tra questi due fenomeni non è a senso unico. Da un lato la depressione può provocare disturbi dell’erezione, che rappresentano quindi una conseguenza della perdita di interesse verso la sessualità, dall’altra i disturbi erettili possono dare inizio ad un episodio depressivo 

Qualora la causa sia psicologica vi possono essere notevoli differenze a seconda del comportamento della partner e dell'ambiente in cui si svolge il rapporto; in tal caso la mancanza di erezione può avere a che fare con la percezione inconscia della relazione.

I conflitti e le paure sessuali, infatti, danno origine a difese che le persone possono erigere contro esperienze erotiche e relazionali, interferendo con il pieno abbandono nell’incontro sessuale. La paura dell’altro, il timore di essere abbandonati,  rifiutati  o dominati, o ancora l’idealizzazione dell’altro, o la presenza di forte ostilità nella coppia, possono essere solo alcuni dei cortocircuiti relazionali che si giocano nel rapporto con il partner, rispetto ai quali il sintomo dell’impotenza emerge come fenomeno secondario di un disagio collocabile nella sfera relazionale. 



anorgasmia Dispaurenia vaginismo

Le disfunzioni sessuali femminili


Le disfunzioni sessuali femminili sono definite come disordini del desiderio sessuale, (disordine del desiderio ipoattivo) o dell’eccitazione (disordine soggettivo dell’eccitazione) o dell’orgasmo (Anorgasmia) o dolore dell’atto sessuale ( Dispaurenia) o avversione a qualsiasi forma di penetrazione sessuale (Vaginismo) che comportano un forte disagio personale e una diminuzione della qualità della vita di una donna.  Nonostante l’annoso dibattito tra cause organiche o componenti psicologiche nell’eziologia delle disfunzione sessuali femminili è sempre  più comprovata  la predittività di alcuni fattori  determinanti nell’insorgere  di questa tipologia di disagio.

Tra i diversi fattori che possono contribuire all'origine delle disfunzioni sessuali possono esservi ricordi traumatici legati ai primi tentativi di penetrazione, esperienze passate di abuso sessuale e più in generale caratteristiche della storia di vita sessuale della donna. 

In un'alta percentuale di casi tuttavia l'origine delle disfunzioni sessuali sembra indipendente da esperienze vissute nel passato e si associa invece a caratteristiche individuali riguardanti la gestione delle emozioni e il rapporto con la propria corporeità o ancora a problematiche nella relazione di coppia. In particolare  fattori di disagio legati al partner e alla relazione possono talvolta essere sottovalutati generando diagnosi errate e terapie inefficaci.

Non è facile quindi accedere ad una diagnosi chiara di un disturbo multifattoriale come questo che coinvolge così tanti elementi, psicologici, sociali, relazionali.

Le donne che soffrono di qualsiasi disfunzione sessuale dovrebbero intraprendere un breve percorso di psicoterapia al fine di individuare, rielaborare e quindi risolvere i fattori psicologici sottostanti al blocco di una libera espressione delle propria sessualità.



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